Osteopatia e Reflusso Gastroesofageo

Osteopatia e Reflusso Gastroesofageo

 

Avverti bruciore retro-sternale dopo i pasti o quando ti allunghi? Magari accompagnato da rigurgito acido,  tosse e raucedine. Questi sono alcuni tra i sintomi riferiti dai nostri pazienti in caso di reflusso gastroesofageo.

In questo articolo proveremo a spiegarti quali sono le cause e come intervenire senza ricorrere continuamente a farmaci antiacido. Scopri come presso lo Studio Osteomed (https://studio-osteomed.com) aiutiamo pazienti provenienti da tutto il Centro Italia a ridurre questi fastidi.

Cos’è il reflusso gastroesofageo?

Con il termine reflusso gastroesofageo si intende il reflusso di materiale gastrico in esofago. Questa è una condizione molto comune, non ha preferenza tra uomo e donna e si manifesta generalmente in età adulta tra i 25 e i 60 anni.

Se il reflusso di materiale gastrico non si verifica con continuità è molto difficile che si verifichino problematiche significative; se, invece, la risalita della secrezione acida dello stomaco entra di frequente in contatto con la mucosa esofagea, superata una determinata soglia, si parla di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).

Quali sono le cause del R.G.E.?

Il reflusso gastroesofageo può avere diverse cause.

La causa più comune è associata alla debolezza dello sfintere esofageo inferiore, valvola situata tra esofago e stomaco che, in condizioni di normalità costituisce una barriera pressoria contro la risalita del materiale gastrico. Se la valvola ha un errato funzionamento può portare a reflusso di acido cloridrico, di bile e di cibo dallo stomaco nell’esofago. Situazioni patologiche come l’ernia iatale (condizione in cui si ha la dislocazione dello stomaco o, come avviene di solito, di una parte di questo nella cavità toracica attraverso lo iato esofageo del diaframma) possono contribuire al suo malfunzionamento.

Altre cause possono essere dovute alla diminuzione dello svuotamento gastrico dovuto a sforzi fisici determinanti un eccessivo aumento della pressione endoaddominale, pasti abbondanti, o all’assunzione di certe tipologie di alimenti (cibi grassi) così come altri alimenti come il cioccolato, il fumo, il caffè o alcuni farmaci.

 

Sintomi del reflusso gastroesofageo

 Il quadro clinico del reflusso gastroesofageo si distingue in sintomi tipici come bruciore e rigurgito e sintomi atipici.

La pirosi, cioè la sensazione di bruciore, è prevalentemente retrosternale. Insorge di solito circa 1 ora dopo i pasti e, prevalentemente in presenza di ernia iatale, è aumentata dalla posizione (specialmente supina, tanto che il paziente arriva a dormine con 2 cuscini), dall’attività fisica (esempio: alzando pesi) e dalla flessione del tronco in avanti. Alcune volte, la pirosi è accompagnata o sostituita da dolore crampiforme retrosternale.

Il rigurgito può essere postprandiale e, soprattutto, notturno. Frequente è anche la presenza di aerofagia.

I sintomi atipici associati alla malattia da reflusso gastroesofageo sono:

  • difficoltà nella deglutizione
  • nausea e difficoltà digestive
  • tosse, raucedine e abbassamento della voce
  • dolore toracico
  • difficoltà respiratorie, asma
  • singhiozzo
  • insonnia

Prevenzione

Per ottenere dei miglioramenti sintomatici è fondamentale modificare lo stile di vita seguendo delle semplici regole:

  • fare attenzione e limitare il consumo di alcuni cibi (cioccolata, caffè, menta, pomodoro, cipolle, bevande calde e gasate, cibi speziati)
  • evitare di sdraiarsi dopo i pasti
  • sollevare la testiera del letto di 20/30 cm
  • evitare vestiti troppo stretti
  • evitare di assumere con la dieta cibi grassi e/o fritti
  • smettere di fumare e bere alcolici
  • perdere KG in eccesso

Come viene trattato il Reflusso Gastro Esofageo presso CLINICARE® a Pescara)?

Presso CLINICARE® Pianella (Pe) riceviamo tantissimi pazienti provenienti da Pescara, Chieti, Teramo L’Aquila con problematiche di Reflussso Gastro-Esofageo

Dopo aver condotto un’attenta anamnesi per individuare le probabili cause del disturbo, il Dott. Pierluigi Chiarieri D.O. si avvale dello screening fisico per trovare aree disfunzionali correlate al problema.

Il fine del trattamento osteopatico (https://www.clinicare.it/osteopatia/), in caso di R.G.E. è quello di:

 

  • migliorare la mobilità/motilità dell’area gastro-esofagea,
  • ripristinare eventuali scompensi pressori tra le cavità corporee eliminando eventuali disfunzioni a livello diaframmatico,
  • riportare alla norma l’attività del sistema nervoso (simpatico/parasimpatico) e della circolazione venosa e linfatica,
  • rimuovere le disfunzioni somatiche correlate al sintomo e non, in modo da rilanciare la capacità di autoguarigione dell’organismo.

 

Come spesso capita durante la seduta Osteopatica (https://studio-osteomed.com/osteopatia/) potrebbero essere eseguite tecniche su strutture/visceri/fasce apparentemente non collegate al problema, ma che nel sistema funzionale del paziente potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel mantenimento della sintomatologia.

Tranne casi in cui la risoluzione non può essere garantita per presenza di condizioni di competenza prettamente medica (come helicobacter pilori, ulcere gastriche ecc.), l’osteopatia può essere un valido aiuto per affrontare al meglio l’iter medico tradizionale.

Per saperne di più e prenotare una visita scrivici su WhatsApp al 3494062963

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