ERNIA DEL DISCO: COSA FARE?

Ernia del disco: terapia non farmacologica e non chirurgica

L’ernia discale è una delle cause più comuni che portano ad un dolore di schiena. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Istituto Superiore della Sanità consigliano di trattare questa problematica con metodiche non chirurgiche.

Lo staff dello Studio OSTEOMED (www.studio-osteomed.com) è specializzato nel trattare i pazienti con ernia del disco e bulging discali con trattamenti specifici come ad esempio  le Trazioni Vertebrali Dinamiche (https://studio-osteomed.com/trazioni-vertebrali-dinamiche/).

Nel nostro Studio valutiamo e trattiamo costantemente adulti affetti da ernia del disco, mediamente il 65 % dei nostri pazienti è affetto da questi dolori.

Sovente riscontriamo più ernie del disco e protrusioni discali in diversi segmenti della colonna vertebrale.

Spesso i pazienti presentano recidive dopo aver subito un intervento chirurgico (che sembrava inizialmente aver risolto il problema).

L’esperienza dello Studio Osteomed (https://studio-osteomed.com/dott-pierluigi-chiarieri/)

Spesso arrivare nel nostro Studio per il paziente (che ha provato di tutto) rappresenta l’ultima speranza per non arrivare all’operazione chirurgica.

Frequentemente medici e specialisti, non ritengono necessario operare il paziente e propongono i nostri trattamenti, ma la maggior parte dei delle persone ci contattano dopo essere stati consigliati da altri pazienti che abbiamo aiutato a guarire.

Non di rado arrivano nel nostro Studio pazienti da fuori Città e anche da fuori Regione, trattenendosi in zona il tempo necessario per effettuare un primo ciclo terapeutico e poi tornano ciclicamente per vari controlli a distanza.

Grazie ai tantissimi casi trattati possiamo affermare che se non  si tratta la causa che ha provocato l’ernia del disco i sintomi spesso possono manifestarsi di nuovo.  

I dischi intervertebrali hanno una biomeccanica molto complessa che si cambia di continuo per sorreggere il carico gravitazionale e svolgono un “lavoro di squadra”.  Il peso corporeo è suddiviso tra tutti i dischi, quindi tutti i dischi che possono protrudere, ed è normale che lo facciano, quando sono iper-caricati.

Se il sovraccarico è mantenuto per molto tempo, il disco si può avere dei danni.

Se i dischi sono asportati chirurgicamente, o anche solo parzialmente seguendo le tecniche chirurgiche più moderne, tutta la biomeccanica della colonna vertebrale ne soffrirà, causando una degenerazione precoce delle articolazioni.

Per questo motivo l’OMS sconsiglia l’operazione chirurgica, preferendo trattamenti non cruenti.

Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che associare Trattamenti Osteopatici (https://studio-osteomed.com/osteopatia/) con Tecniche Chiropratiche (https://studio-osteomed.com/chiropratic-techniques/) e Fisioterapia (https://studio-osteomed.com/fisioterapia/)  può essere risolutivo.

Di seguito riportiamo un caso clinico di un nostro paziente di PESCARA con ernia del disco in L4L5. Si può notare il totale riassorbimento dell’ernia dopo il ciclo terapeutico effettuato presso lo Studio Osteomed di Pianella (Pescara)

 

Il Metodo Osteomed

Ogni caso è diverso e richiede trattamenti specifici, soggettivi e mirati. Il nostro intervento è mirato a ripristinare la funzionalità della colonna vertebrale e del sistema nervoso e di conseguenza ad eliminare alla radice la causa del problema, non solamente a ridurne i sintomi.

 

Quanto occorre serve per guarire?

Il percorso curativo rimane lungo perché si tratta dell’infortunio di un legamento, che quindi richiede alcuni mesi di riabilitazione per riprendere la propria elasticità e funzionalità.

Solitamente con il nostro Metodo Osteomed si nota un sensibile miglioramento della sintomatologia nelle prime quattro settimane di trattamenti ma, affinché la colonna vertebrale torni alla sua funzione ottimale, occorrono generalmente alcuni mesi.

 

Cos’è l’ernia del disco?

La colonna vertebrale adulta sana e sviluppata è formata da 33 vertebre e dai dischi intervertebrali ad esse connessi che le dividono. I dischi sono composti da cartilagine e costituiti da una parte esterna (anulus fibroso) più resistente e una parte interna gelatinosa (nucleo polposo) che ammortizza lo schock del peso e dei movimenti. La funzione dei dischi, oltre ad ammortizzare, è quella di essere i perni sui quali si muovono le vertebre della spina dorsale.

L’efficienza dei dischi dipende dalla capacità idrolitica del proprio nucleo. E’ stato ripetutamente dimostrato che esiste un processo di diminuzione progressiva dei livelli d’idratazione del disco fin dalla prima parte della vita dove in media il contenuto di acqua nel disco è approssimativamente del 88% e scende a circa il 69% nell’ottava decade della vita. Per fare un esempio visivo semplice, il disco che perde acqua diventa come la gomma lasciata a lungo sotto il sole, perde elasticità, si vetrifica e diventa così più fragile potendosi facilmente sgretolare.

Questo processo succede anche nei dischi intervertebrali, dove avviene una serie di cambiamenti biomeccanici che portano a una depolimerizzazione dei legami proteine/polisaccaridi del nucleo polposo. Durante questa rapida degenerazione dei polisaccaridi avviene una perdita sproporzionata di solfato di condroitina rispetto al chetosolfato. Simultaneamente il contenuto delle fibre di collagene nell’anulus fibroso aumenta.

Questa situazione porta a una riduzione delle capacità idrolitiche ed elastiche del nucleo e di conseguenza a un aumento della pressione trasmessa attraverso l’anulus fibroso che alla lunga porta a creare fissurazioni delle proprie fibre compromettendone la forza ed elicitando le probabilità di protrusioni o ernie discali.

 

Segni e sintomi

Il sintomo più frequente riportati dai pazienti affetti da ernia discale è un forte mal di schiena che si irradia lungo il gluteo e scende posteriormente sulla
gamba fino ad arrivare anche al piede. Questo disturbo è conosciuto come sciatica.

Tuttavia, a seconda di quali nervi sono irritati si possono verificare varie sintomatologie che seguiranno i dermatomi del corpo come per esempio cervicobrachialgie, dorsalgie e cruralgie.

 I dolori sono spesso molto forti e peggiorano con alcuni movimenti, soprattutto la flessione del busto o del collo, anche semplicemente tossire e starnutire possono arrecare disturbo. A volte i dolori sono così forti che impediscono il sonno per giorni. In questi casi i farmaci normalmente usati per lenire i sintomi sono poco efficaci. Spesso il si assume la classica posizione antalgica (traslazione del busto) che serve al paziente per sentire meno dolore.

Nei casi più gravi e duraturi, nell’arto colpito si noteranno diminuzione della forza muscolare (gli oggetti cadono dalle mani, non si riesce ad aprire una bottiglietta o si inciampa spesso), disturbi della sensibilità, perdita dei peli e raggrinzimento della pelle a causa della scarsa microcircolazione neurovascolare.

I sintomi possono proseguire per diversi mesi e provocano molto stress emotivo nei pazienti che non riescono a trovare una cura efficace e duratura nel tempo.

 

Ernia del disco Cervicale e ernia del disco Lombare

Fisiologicamente riscontriamo più spesso ernie discali nel tratto cervicale e nel tratto lombare:

  • Possibili sintomi causati dall’Ernia del disco cervicale: dolore collo, dolore spalle spalle, cefalea , dolore lungo il braccio (brachialgia)  con possibile formicolio, perdita di forza e mancanza di sensibilità;
  • Possibili sintomi causati dall’Ernia del disco lombare: dolore lombare a fascia, dolore che irradia lungo la gamba (sciatica, cruralgia) con possibile formicolio, perdita di forza e perdita di sensibilità a livello periferico.

 

Differenze tra Protusioni e Ernie

La protrusione discale è caratterizzata dal solo coinvolgimento della parte esterna del disco, l’anulus fibroso. L’ernia del disco invece avviene quando parte del nucleo polposo, materiale gelatinoso all’interno del disco, fuoriesce dalle parti danneggiate dell’anulus fibroso entrando nel canale vertebrale o nei fori intervertebrali e può irritare i nervi limitrofi.

 

Trattamento dell’ernia discale da parte del Dott. Pierluigi Chiarieri D.O.

A Pescara presso lo Studio Osteomed (Pianella) il trattamento dell’ernia discale viene effettuato dopo un accurata valutazione effettuando a seconda dei casi:

TRATTAMENTO OSTEOPATICO Pescara (https://studio-osteomed.com/osteopatia/)

TRATTAMENTO con TECNICHE CHIROPRATICHE Pescara (https://studio-osteomed.com/chiropratic-techniques/)

TRATTAMENTO con TRAZIONI VERTEBRALI DINAMICHE Pescara (https://studio-osteomed.com/trazioni-vertebrali-dinamiche/)

TRATTAMENTI FISIOTERAPICI:

Mobilizzazioni Vertebrali Pescara (https://studio-osteomed.com/manuthera-241/)

Tecar Terapia Pescara (https://studio-osteomed.com/tecar-terapia/)

Ipertermia Pescara (https://studio-osteomed.com/ipertermia-easy-tech/)

Rieducazione Posturale Pescara (https://studio-osteomed.com/metodo-mezieres/

Riattivazione Muscolare Pescara (https://studio-osteomed.com/metodo-neurac/)

Biorisonanza Pescara (https://studio-osteomed.com/sequex/)

 

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